Certificazione energetica: come evitare le truffe quando devi richiedere questo documento

Da quando la società si è resa conto dello spreco energetico e da quando la sensibilità ambientale è accresciuta nell’animo delle persone, ha iniziato ad avere sempre più importanza l’argomento del risparmio energetico e delle energie rinnovabili domestiche. È così che ben presto si è arrivati al Certificato Energetico degli edifici. Questo documento è sostanzialmente una procedura fatta per promuovere la resa energetica degli edifici. Grazie alle informazioni fornite ai proprietari, relative ai consumi e agli sprechi, l’augurio è proprio quello di portare sempre più persone a installare sistemi energetici rinnovabili, a tutela dell’ambiente che ci circonda.

Oltre ad un minore impatto sulle risorse naturali e delle emissioni cattive a livello climatico, c’è anche un vantaggio in termini economici: conoscere lo spreco di energia e quindi di denaro in una casa, favorisce la riqualificazione energetica e il risparmio sulle bollette.  Per approfondire l’argomento, rimandiamo all’ e-book gratuito “Manuale breve per ridurre la bolletta” scaricabile dal sito di ACE Consulting Certificazione Energetica di Milano.

Oltre al risparmio energetico e sulla bolletta, l’ attestato di prestazione energetica è necessario anche per effettuare diverse operazioni sull’immobile. Ad esempio è d’obbligo presentare questo documento se s’intende affittare o vendere la casa; se si vuole apportare delle modifiche edilizie, come ristrutturazione o ampliamento; per richiedere sgravi fiscali per l’installazione di impianti energetici e anche solo per cambiare gestore dell’energia. Insomma i motivi legali per i quali la certificazione APE è strettamente necessaria, sono diversi. Fortunatamente il documento è valido addirittura un decennio.

Come si riconosce un APE ufficiale da una truffa

Costi: Uno degli elementi che distingue un’agenzia che fa riferimento a un certificatore energetico accreditato (ad esempio per la Lombardia è il CENED) da uno invece poco serio è il prezzo. La burocrazia dell’emissione di un documento di tale importanza ha dei costi minimi sotto ai quali non è davvero possibile andare, di conseguenza chi propone l’ APE a qualche decina di euro, coupon sconto e offerte simili, di norma non è serio. I costi di una Certificazione Energetica APE ufficiale possono essere variabili, ma sono in linea di massima compresi fra 130 e 250 euro circa, in base all’immobile. Il costo tutto sommato è molto basso, se si considera che il documento ha validità di 10 anni.

Sopralluogo: Affinché l’attestato di prestazione energetica abbia validità legale, è condizione necessaria imprescindibile che il certificatore energetico effettui almeno un sopralluogo nell’immobile. In questo appuntamento il responsabile si occuperà di raccogliere informazioni relative alle caratteristiche geometriche, quelle fisiche e impiantistiche dell’immobile. La visita dura all’incirca 30-45 minuti. Al proprietario saranno chiesti i suoi dati, il numero di piani e di appartamenti dell’intera casa, l’anno di costruzione, eventuali modifiche e ristrutturazioni e altre informazioni relative alle fonti energetiche della casa, quote millesimali di riscaldamento e informazioni sulla potenza della caldaia (sia essa parte di un impianto centralizzato o termoautonomo). A seguito della visita, dopo qualche verifica ed un’accurata procedura di calcolo, verrà emesso il documento di Certificazione APE.

Forma del documento: Un documento valido deve riportare la classe energetica, dalla A+ alla G. Questo parametro esprime il fabbisogno di energia primaria e tiene conto delle informazioni relative all’impianto termico. Il documento deve riportare inoltre il Fabbisogno energetico specifico per la climatizzazione invernale ed estiva (EH ed EC) e i dati relativi all’EPW, cioè il fabbisogno dell’energia primaria per l’acqua calda sanitaria. Oltre a questi dati l’APE contiene anche l’EPT, cioè il fabbisogno energetico specifico totale per acqua calda, riscaldamento e usi termici e il contributo energetico specifico di eventuali fonti rinnovabili, l’EFER.

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